Disturbo da stress post traumatico - nadia mazzocchi

Cell.: +39 338 219 7521
Mail: info@nadiamazzocchi.it
Pec: nadia.mazzocchi@psypec.it
Indirizzo:
Studio Privato: via Cardarelli, 9 - Viterbo
"Airri Medical": via C. Cattaneo, 46/T - Viterbo
CONTATTI
CONTATTI
+ 39 338 219 7521
info@nadiamazzocchi.it- nadia.mazzocchi@psypec.it
Studio Privato: via Cardarelli, 9 - Viterbo
"Airri Medical": via C. Cattaneo, 46/T - Viterbo

Cell.: +39 338 219 7521
Mail: info@nadiamazzocchi.it
Pec: nadia.mazzocchi@psypec.it
Studio Privato: via Cardarelli, 9 - Viterbo
"Airri Medical": via C. Cattaneo, 46/T - Viterbo
Vai ai contenuti
Disturbi > Adulto
Disturbo da stress post traumatico

Il disturbo da stress post traumatico è una patologia che si manifesta nei soggetti che hanno subito o assistito ad un evento traumatico. Comporta diverse interferenze nel funzionamento quotidiano della persona e può includere flash back, incubi o grave ansia oltre a pensieri incontrollabili sull’evento.
Per porre diagnosi di disturbo da stress post-traumatico secondo il DSM-5 è necessario che siano soddisfatti i seguenti criteri:

A. Esposizione a morte reale o minaccia di morte, grave lesione, op- pure violenza sessuale in uno (o più) dei seguenti modi:
1. fare esperienza diretta dell’evento/i traumatico/i;
2. assistere direttamente ad un evento/i traumatico/i accaduto ad altri;
3. venire a conoscenza di un evento/i traumatico/i accaduto ad un membro della famiglia oppure ad un amico stretto; in caso di morte reale o minaccia di morte di un membro della fa- miglia o di un amico, l’evento deve essere stato violento o accidentale;
4. fare esperienza di una ripetuta o estrema esposizione a dettagli crudi dell’evento/i traumatico/i (per es. i primi soccorritori che raccolgono i resti umani, agenti di polizia ripetutamente esposti a dettagli di abusi su minori);
5. questo criterio non si applica all’esposizione attraverso media elettronici, televisione, film o immagini, a meno che l’esposi- zione non sia legata al lavoro svolto.

B. Presenza di uno o più tra i seguenti sintomi intrusivi associati all’evento/i traumatico/i, che hanno inizio successivamente all’evento/i traumatico/i:
ricorrenti, involontarie e intrusivi ricordi spiacevoli dell’evento/i traumatico/i;
ricorrenti sogni spiacevoli in cui il contenuto e/o le emozioni del sogno sono collegati all’evento/i traumatico/i;
reazioni dissociative (come i flashback) in cui il soggetto sente o agisce come se l’evento/i traumatico/i si stesse ripresentando (tali reazioni possono verificarsi lungo un continuum, in cui l’espressione estrema è la completa perdita di consapevolezza dell’ambiente circostante);
intensa o prolungata sofferenza psicologica all’esposizione a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento/i traumatico/i;
marcate reazioni fisiologiche a fattori scatenanti interni o esterni che simboleggiano o assomigliano a qualche aspetto dell’evento/i traumatico/i.

C. Evitamento persistente degli stimoli associati all’evento/i traumatico/i, iniziato dopo l’evento/i traumatico/i, come evidenziato da uno o entrambi i seguenti criteri:
evitamento o tentativi di evitare ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o associati strettamente all’evento/i traumatico/i;
evitamento o tentativi di evitare fattori esterni (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti e situazioni) che suscitano ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all’evento/i traumatico/i.

D. Alterazioni negative di pensieri ed emozioni associati all’evento/i traumatico/i, iniziate o peggiorate dopo l’evento/i traumatico/i, come evidenziato da due (o più) dei seguenti criteri:
1. incapacità a ricordare qualche aspetto importante dell’evento/i traumatico/i (dovuta tipicamente ad amnesia dissociativa e non ad altri fattori come trauma cranico, alcol o droghe);
2.pensieri ed esagerate convinzioni o aspettative negative relative a se stessi, ad altri, o al mondo (per es. “io sono cattivo”, “non ci si può fidare di nessuno”, “il mondo è assolutamente pericoloso”);
3.persistenti distorti pensieri relativi alla causa o alle conseguenze dell’evento/i traumatico/i che portano l’individuo a dare la colpa a se stesso oppure agli altri;
4.persistente stato emotivo negativo (ad es. paura, orrore, rabbia, colpa o vergogna);
5.marcata riduzione di interessi o partecipazione ad attività significative;
6.sentimenti di distacco o estraneità verso gli altri;
7.persistente incapacità a provare emozioni positive (per es. incapacità di provare felicità, soddisfazione o sentimenti d’amore).
E. Marcate alterazioni dell’arousal e della reattività associati all’evento/i traumatico/i iniziate o peggiorate dopo l’evento/i traumatico/i, come evidenziato da duo (o più) dei seguenti criteri:
1. comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia (con mini- ma o nessuna provocazione) tipicamente espressi nella forma di aggressione verbale o fisica verso oggetti o persone;
2.comportamenti spericolati o auto-distruttivi;
3.ipervigilanza;
4.esagerate risposte di allarme;
5.problemi di concentrazione;
6.difficoltà relative al sonno (per es. difficoltà nell’addormentarsi o nel rimanere addormentati, oppure sonno non ristoratore);
7.La durata delle alterazioni (Criteri A, B, C, D ed E) supera un mese;
8.L’alterazione provoca disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre importanti aree;
9.L’alterazione non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza (per es. alcol, farmaci) o a un’altra condizione medica.




via Cardarelli, 9 - Viterbo P.I. 02393740564  Cell. 338 219 7521
Torna ai contenuti